Lo studio Numen / For Use ha creato una scultura organica per celebrare i dieci anni di Z33. L'installazione Tape Z33
è stata realizzata utilizzando strati sovrapposti di nastro adesivo
trasparente avvolti intorno a una struttura leggera di supporto. L'idea è
nata come scenografia per una performance di danza, dove il movimento
fluido dei ballerini dava origine a una coreografia 'fisica' fissata con
del nastro adesivo. Il concept iniziale si è via via sviluppato fino a
dare vita a una struttura architettonica scultorea molto più solida. Il
nastro è stato avvolto in maniera caotica creando un piano
bidimensionale che man mano è stato curvato fino a ottenere una forma
tridimensionale site-specific.
I progettisti ne parlano così: "Il progetto di Tape Z33 nasce da
un altro esperimento che abbiamo fatto per la realizzazione di strutture
temporanee in situazioni di emergenza. La sua flessibilità lo rende
adattabile a qualsiasi tipo di luogo. Possono essere utilizzati alberi
già esistenti o strutture portanti leggere aggiunte in un secondo
momento, dando alle persone la possibilità di entrare in una sorta di
ragnatela sospesa. La grande quantità di piante presenti nel sito di Z33
ci è sembrato ideale per realizzare un elemento così organico che si
inseriva perfettamente nel paesaggio autunnale."Per costruirlo i progettisti hanno lavorato per fasi, tirando il nastro
prima in linea retta e poi in diagonale, in modo da creare una rete.
L'interno della struttura è elastico e non segue un progetto fatto a
tavolino, ma il dinamismo naturale del luogo. / Croatian-Austrian design collective Numen / For Use have created a new iteration of their Tape installation at the Z33 House for Contemporary Art in Hasselt, Belgium, on the occasion of the institution's tenth anniversary. Continuing on the series that first originated at the Vienna Design Week
in 2009, the collective has created a sculptural structure suspended
between the trees, built entirely with transparent tape. The structure
can be entered and experienced by visitors, and evokes the idea of a
large-scale spiderweb.
"The idea for the installation originates in a set design concept for a
dance performance in which the form evolves from the movement of the
dancers between the pillars," states the Numen / For Use. "The dancers
are stretching the tape while they move, so the resulting shape is a
(tape) recording of the choreography." The structure's final for, was
"found", according to the collective, through the act of wrapping in a
chaotic, unplanned way, transforming a two-dimensional material into a
three-dimensional shape. "The installation was envisaged as a site
specific, parasitical structure invading an arbitrary location," Numen /
For Use remark. "The straight lines of main trajectories are stretched
across a given area and these tendons are then wrapped diagonally with
layers of elastic tape, giving shape to a complex organic form through a
process similar to the emergence of such structures in nature."
Via Domus
Speachless.
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