1.2.13

Appartamento per uccelli, Nendo / Bird-apartment by Nendo


Dalla prolifica creatività della firma giapponese Nendo nasce questa casa sull'albero per il Centro Ando Momofuku, una struttura che si dedica a promuovere il contatto dell'uomo con la natura. Il Centro si trova all'interno di un bosco vicino alla città di Komoro, nella prefettura di Nagano. La casa sull'albero di Nendo è pensata come una casa che l'uomo e gli uccelli possano condividere: da un lato, infatti, si trovano 78 accessi alle piccole casette per i volatili mentre, dall'alto, una persona può accedere attraverso una scala a pioli e osservare gli animali mentre si trovano nel loro nido  / UnstoppableJapanese design firm Nendo designed this treehouse for the Ando Momofuku Center, a facility devoted to promoting and increasing access to nature activities. The facility is located in a forest in Komoro City in Japan's mountainous Nagano Prefecture. Their treehouse is collective housing for many birds and one person. On one side, the treehouse has entrances to 78 nest spaces for birds. The other side has an entrance for one person, who can look into the birds' nests from inside the treehouse. Nendo’s work is characterized by a playfulness and an apparent formal simplicity, which is actually deceptive because the products are usually born byan extremely complex process. The simplicity of Nendo's work recalls the ancient Japanese tradition whose roots date back to 1400s and had an important influence on the development of the Western Modernism (as stated by the famous postcard Le Corbusier sent to Walter Gropius in 1954 saying "All what we have been fighting for has its parallel in old Japanese culture"). To a foreign eye, the lightness and simplicity of Nendo’s work evokes the minimalist tradition of Japanese design, which dates to the late 1400s and was a defining influence on Western Modernism. But those qualities are softened by its childlike humor, which seems closer in spirit to Japanese popular culture than to the rationalism of modernist grandees, like the late Sori Yanagi and Naoto Fukasawa.“My designs are very simple and very minimal, but I don’t want them to be too cold,” Mr. Sato explained. “I like them to have a friendliness and playfulness, and a sense of humor. And my starting point is always the story behind the object.”

24.12.12

Buon Natale / Merry Christmas


Buon Natale / Merry Christmas / Feliz Navidad / Bon Nadal / Joyeux Noël / God Jul / Rauhallista Joulua / Glædelig jul / Gelukkig kerstfeest / Feliz Natal / Frohe Weihnachten /

20.12.12

Scultura organica nel paesaggio / Site-specific organic sculpture

Lo studio Numen / For Use ha creato una scultura organica per celebrare i dieci anni di Z33. L'installazione Tape Z33 è stata realizzata utilizzando strati sovrapposti di nastro adesivo trasparente avvolti intorno a una struttura leggera di supporto. L'idea è nata come scenografia per una performance di danza, dove il movimento fluido dei ballerini dava origine a una coreografia 'fisica' fissata con del nastro adesivo. Il concept iniziale si è via via sviluppato fino a dare vita a una struttura architettonica scultorea molto più solida. Il nastro è stato avvolto in maniera caotica creando un piano bidimensionale che man mano è stato curvato fino a ottenere una forma tridimensionale site-specific. I progettisti ne parlano così: "Il progetto di Tape Z33 nasce da un altro esperimento che abbiamo fatto per la realizzazione di strutture temporanee in situazioni di emergenza. La sua flessibilità lo rende adattabile a qualsiasi tipo di luogo. Possono essere utilizzati alberi già esistenti o strutture portanti leggere aggiunte in un secondo momento, dando alle persone la possibilità di entrare in una sorta di ragnatela sospesa. La grande quantità di piante presenti nel sito di Z33 ci è sembrato ideale per realizzare un elemento così organico che si inseriva perfettamente nel paesaggio autunnale."Per costruirlo i progettisti hanno lavorato per fasi, tirando il nastro prima in linea retta e poi in diagonale, in modo da creare una rete. L'interno della struttura è elastico e non segue un progetto fatto a tavolino, ma il dinamismo naturale del luogo. / Croatian-Austrian design collective Numen / For Use have created a new iteration of their Tape installation at the Z33 House for Contemporary Art in Hasselt, Belgium, on the occasion of the institution's tenth anniversary. Continuing on the series that first originated at the Vienna Design Week in 2009, the collective has created a sculptural structure suspended between the trees, built entirely with transparent tape. The structure can be entered and experienced by visitors, and evokes the idea of a large-scale spiderweb. "The idea for the installation originates in a set design concept for a dance performance in which the form evolves from the movement of the dancers between the pillars," states the Numen / For Use. "The dancers are stretching the tape while they move, so the resulting shape is a (tape) recording of the choreography." The structure's final for, was "found", according to the collective, through the act of wrapping in a chaotic, unplanned way, transforming a two-dimensional material into a three-dimensional shape. "The installation was envisaged as a site specific, parasitical structure invading an arbitrary location," Numen / For Use remark. "The straight lines of main trajectories are stretched across a given area and these tendons are then wrapped diagonally with layers of elastic tape, giving shape to a complex organic form through a process similar to the emergence of such structures in nature."


Via Domus

14.12.12

Il Museo degli Alberi di Zurigo / The Tree Museum in Zurich


Il Museo degli Alberi, fuori Zurigo,  raccoglie una incredibile collezione di circa 2000 specie diverse di Alberi. Il museo è stato progettato e costruito dall'architetto svizzero Enzo Enea con l'aiuto di Oppenheim Architecture + Design (OAD)  e si trova nel sito di un monastero del XIV secolo e costituisce la collezione privata del paesaggista, realizzata nei 17 anni di professione. L'innovazione di Enea non si limita solo al pensiero di realizzare un museo per i suoi alberi, quanto nel mutare la storica relazione tra il costruito e l'ambiente circostante: gli edifici diventano qui lo sfondo per esibire gli alberi, la cui essenza scultorea è ulteriormente sottolineata da grandi lastre di pietra arenaria.

/ The Tree Museum opened outside of Zurich in Rapperswil-Jona, Switzerland, showcasing an incredible collection of 2,000 different species of trees. Designed and built by Swiss landscape architect Enzo Enea with the help of Oppenheim Architecture + Design (OAD), who designed Enzo Enea’s new headquarters, the museum and the sustainably-built headquarters are located on the grounds of a 14th Century monastery and displays Enea’s personal collection of trees, which he has gathered over the past 17 years.
The innovation of Enea's approach is not just in creating a museum made of trees but in changing the common relation between buildings and its sorrounding landscapd areas. Infact, the headquarters are designed to act as the perfect backdrop to showcase the trees, exactly 2,000 trees on 2.5 acres, with a special installation of about 50 species personally curated by Enea from around the world. Trees are highlighted against sandstone wall backdrops and include 22 different varieties ranging from Taxus baccata to English yew, Pinus sylvestris, and Scotch pine. Enea has collected these trees over the last 17 years during various projects when trees had to be removed from the site. So instead of getting rid of them, he kept them and now has his own special museum, where visitors can view hundreds of trees for a reasonable fee.

29.5.12

La Natura della prospettiva / The Nature of perspective

Duranete il Wildcat Fellowship Program del 2008, Michael Clyde Johnson realizzò un progetto nel bosco dietro la residenza di Peter Martin e Patricia Eakins, in Claryville New York. L'installazione, intitolata "Stanza per prospettiva forzata", porta il visitatore a relazionarsi al paesaggio e alla natura circostante in maniera nuova. Inoltre, proprio l'opera si situa in quel sottile confine che distingue ciò che è una proposta da ciò che è una forzatura,  facendoci così su quale sia la natura stessa delle nostre scelte progettuali / The Wildcat Fellowship Program began in 2008 with a summer-long residency for Michael Clyde Johnson, who constructed “Room for Forced Perspective” in the forest behind Peter Martin and Patricia Eakins’s house in Claryville, NY. Made of wood, paint, and glass, the work has the following dimensions: front: 96” x 96”; back: 48” x 48”; length: 192.”  The work opens visitors to a new perspective of nature but, at the same time, finds its places on the thin line that divides proposals and forced realities, questioning the very nature of design attitude and choices.


24.5.12

Parco Atlantico Santander / Atlantic Park in Santander

Il Parco de las llamas è un parco urbano di 11 ettari situato nella città di Santander, nella comunità autonoma della Cantabria (Spagna). Questo spazio verde è stato inaugurato l' 11 maggio 2007, ma si può accedere solo una piccola parte nella parte orientale, perché attualmente non è completo. La depressione de las llamas è una zona naturale di 800.000 metri quadrati costituita da una zona periurbana in parte paludosa e in parte lacustre, utilizzata per l'attività agricola ma che è stata utilizzata anche come deposito di rifiuti. Fino all'inizio del ventesimo secolo, la valle fu occupata da uno dei due estuari principali del comune di Santander, possedeva un complesso di dune costiere, e il suo versante settentrionale, che si trova sul lato soleggiato, era utilizzato per la coltivazione della vite. Con lo sviluppo urbano della seconda spiaggia de El Sardinero (la spiaggia urbana di Santander) si tagliò, o meglio soterró, lo sbocco naturale della foce del fiume che sboccava ne El Sardinero, interrompendo in tal modo le dinamiche di marea che coinvolgevano l'area. Da quel momento, l'unico accesso alla zona furono i piccoli sentieri che, però,  non rendevano possibile l'uso pubblico dello spazio così come la fruizione della zona umida da parte dei cittadini. Il suo totale abbandono ha portato allo smaltimento incontrollato dei rifiuti, nonché il riempimento di un settore importante della zona umida con detriti derivanti dall'industria della costruzione. D'altra parte, lo escarico di acque reflue,  senza alcun pretrattamento, contribuirono al degrado della qualità delle acque naturali e dell'intero ecosistema. Il terreno furono ottenuto dal Comune di Santander attraverso l'acquisto dei vari appezzamenti privati. I lavori iniziarono nel 2006. Il progetto prevede un grande parco urbano, il principale polmone verde della città, che conterrà una grande quantità di specie arboree della regione Cantabria e delle coste dell'Oceano Atlantico. Il parco ha al suo interno tre parcheggi e una pista ciclabile di 2,5 chilometri. Inoltre, il aprco verrà dotato di vari servizi: un centro fitness, un anfiteatro, un museo e un giardino botanico che racooglierà speci provenienti da tutto il mondo, dall'Antartide al Polo Nord. Dal Palazzo dello Sport scendendo verso la zona umida che si estende attraverso la valle, si incontro uno stagno, le cui acque di superficie ha una profondità che va dai 60 ai 90 centimetri. Intorno, è stata costruita una tribuna, un bar, una area-giochi e grandi spazi verdi / The Parque de las llamas is an urban park of 11 hectares located in the city of Santander, in the autonomous community of Cantabria (Spain). This green space was inaugurated on May the 11th, 2007, but you can access only a small part in the east, because it is not complete yet. The depression od called "las llamas" is a natural area of ​​800,000 square meters and consists of a suburban area in part marshy and partly lake, used for agricultural activity. The area was also used as a waste disposal site in the past. Until the early twentieth century, the valley was occupied by one of two major estuaries of the city of Santander, had a complex of coastal dunes, and its northern slope, which is located on the sunny side, was used for the cultivation of the vine . With urban development of second beach of El Sardinero (the beach town of Santander) is cut off, or better soterró, the natural outlet of the mouth of the river in El Sardinero sboccava, thereby interrupting the dynamics involving the tidal area . From that moment, the only access to the area were the small tracks, however, did not make it possible to use public space as well as the use of wetlands by the public. Its total abandonment has led to the uncontrolled disposal of waste, as well as the filling of an important area of ​​wetland with debris coming from the construction industry. On the other hand, the disposal of waste water, without any pretreatment, contributed to the deterioration of the quality of natural waters and of  the entire ecosystem. The Santander City Council bought the area from private owners and the works started in 2006. The project should be the Great Green Area of the city that will work also as a preservation area. Infact, the main feature of the park is representd by the lagoon, an area of 45.000 sqm with a great variety of wildlife. Moreover, the site will be planted by a wide varieties of botanical species typical to the Cantabric Region. The park has three internal parking and a bike path of 2.5 km. Moreover, the aprco will be equipped with many amenities including a fitness center, an amphitheater, a museum and a botanical garden that racooglierà species from around the world, from Antarctica to the North Pole. From the Sports Palace down to the wetland that extends through the valley, you encounter a pond, whose surface water has a depth ranging from 60 to 90 cm. Around, was built a platform, a bar, a games-area and large green spaces.



PARQUE DE LAS LLAMAS by BATTLE & ROIG, SANTANDER, SPAIN, 2007 

Source

23.5.12

Graffiti green / Reverse graffiti

La tecnica del Reverse graffiti, definita anche clean advertising, clean tagging o green graffiti, è un nuovo metodo utilizzato per creare immagini e messaggi temporanei su pareti verticali o marciapiedi, rimuovendo lo sporco dalla superficie e giocando appunto sul contrasto che si crea tra area sporca e area pulita. Anche scrivendo 'Lavami' con un dito su un vetro coperto di polvere si crea un reverse-graffito. La tecnica viene utilizzata sia in ambito artistico che pubblicitario: uno dei primi ad utilizzarla è stato l'artista inglese Paul Moose Curtis con il suo ReverseGraffitiProject. Il suo primo approccio a questa tecnica è stato del tutto casuale mentre lavava i piatti. La prima realizzazione di un reverse graffito di grandi dimensioni è invece opera di Alexandre Orion, un writer brasiliano che in una notte del 2007 ha disegnato oltre 1000 teschi in un sottopassaggio della città di San Paolo. L'opera è stata poi completamente cancellata dagli addetti alla pulizia della città. Anche il famoso writer inglese Banksy ha creato delle opere utilizzando queste tecnica. I reverse graffiti sono diventati uno dei media più interessanti nel mondo del green marketing, una branca del marketing sviluppatasi in concomitanza con l'esplosione della Green economy. La potenza di questa tecnica è legata al fatto che ogni graffito è realizzato con sola acqua, senza additivi di alcun tipo, ed ha un tempo di vita naturalmente temporaneo, e dunque un impatto ridotto sull'area in cui viene installato. Non viene utilizzata carta, né tantomeno inchiostro, per cui la produzione di rifiuti è estremamente ridotta. Lo stencil che forma la sagoma del messaggio è unico, e può essere riutilizzato per creare migliaia di ripetizioni. Al pari di altre arti urbane la tecnica è stata importata ed utilizzata in svariati modi nel mondo della comunicazione non convenzionale. Negli ultimi anni diverse agenzie di tutto il mondo hanno inserito tra i propri servizi campagne di reverse graffiti e clean advertising. Il trend è partito da Inghilterra e Olanda, per poi muoversi anche in Germania, Italia e molti altri paesi europei. Campagne come quelle per Carlsberg o Renault sono state citate e commentate in numerosi blog  e magazine di settore. Anche alcune Pubbliche Amministrazioni come il Comune di Milano ed il Comune di Cesena hanno iniziato ad utilizzare questa tecnica per comunicare con i propri cittadini. Gli addetti ai lavori  del mondo del marketing e della pubblicità hanno iniziato ad accorgersi di questa tecnica, che chiamano "clean advertising" o "clean graffiti". Inoltre, analizzando l'impronta idrica che ogni oggetto ha sull'ambiente, si può notare come un reverse graffito richieda un numero di litri d'acqua estremamente inferiore a quello di un cartellone delle stesse dimensioni / Reverse graffiti, also known as clean tagging, dust tagging, grime writing, green graffiti or clean advertising, is a method of creating temporary or semi permanent images on walls or other surfaces by removing dirt from a surface. It is often done by removing dirt/dust with the fingertip(s) from windows or other dirty surfaces, such as writing 'wash me' on a dirty vehicle. Others, such as artist Moose, use a cloth or a high power washer to remove dirt on a larger scale. English artist Paul Curtis aka Moose is one of the first street artists to make an art piece using the reverse graffiti technique. He discovered the technique at his dishwashing job, as he explains in his documentary. The first large scale reverse graffiti art piece was made by Alexandre Orion in 2006, the intervention Ossario with over 1000 foot is washed by the municipality of São Paulo in the end of the video. Street artists such as Banksy or Alexandre Orion have made works with reverse graffiti as well. As with traditional graffiti, nowadays the technique is also explored commercially as an original way of out-of-home advertising to reach consumers in an unconventional new way. The pilot campaign for Telfort was highly successful and made it to several blogs and advertising magazines.Since then, large companies as Microsoft, the BBC and Smirnoff have advertised their products in this way. In this context, marketers call it, "clean advertising" or "clean graffiti". This form of advertising has been adopted by local authorities in the past to deliver public service messages. Whether it be home watch, litter prevention or a drink safe campaign around the town. The method can help promote local events, special offers, retail promotions or even just to increase an organisation's market presence. Because reverse graffiti is temporary, biodegradable, and no hard materials such as ink, paper, or chemicals are used in its production and it does not use electricity to back or front light, reverse graffiti is considered an environmentally friendly way of advertising.

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